Osservare anfibi

Il periodo più adatto per osservare gli anfibi è in primavera durante il periodo riproduttivo, quando si possono facilmente avvistare nei loro siti di riproduzione. Il momento della giornata più adatto alla ricerca è il crepuscolo. Sono ideali un tempo piovoso e una temperatura maggiore ai 5 °C. Gli anfibi sono ben visibili in acqua o ai margini dello stagno con l’aiuto di una torcia elettrica e sono riconoscibili dal loro gracidio.

Le specie precoci, quali la Rana rossa o temporaria, il Rospo comune e i tritoni migrano verso il loro sito di riproduzione già da fine febbraio. La Rana rossa e il Rospo comune lasciano gli stagni subito dopo la deposizione delle uova, mentre i tritoni rimangono nei siti di riproduzione fino a fine maggio.

Le specie tardive come l’Ululone a ventre giallo, le Rane verdi, il Rospo calamita e la Raganella si trovano nei loro siti di riproduzione da fine aprile a maggio.

L’osservazione delle salamandre è più casuale, poiché loro in primavera non si concentrano in stagni come gli altri anfibi. Con un po’ di fortuna, si può osservare la Salamandra pezzata durante una notte piovosa su una stradina forestale. Se il tempo è umido, tra maggio e giugno si può incrociare la Salamandra nera su strade e sentieri alpini.

Spesso la loro presenza è percettibile dal gracidio.


Gli anfibi

Gli anfibi sono i primi vertebrati ad essere comparsi sulla terraferma. Sono a sangue freddo, cioè eterotermi, e hanno bisogno del sole per riscaldarsi. Ciò gli impedisce di vivere in ambienti freddi.

Vivono sia in acqua sia sulla terra, grazie alle branchie e ai polmoni. Respirano soprattutto attraverso la pelle. Le ghiandole mucipare mantengono l’umidità sulla pelle per la respirazione cutanea.

Sono suddivisi in 3 gruppi:

Apodi: senza arti

Anuri: privi di coda

Urodeli: provvisti di coda

Gli anfibi si riproducono in acqua dando vita ai girini. Essi hanno una coda per muoversi e branchie per respirare. Con la metamorfosi gli anfibi sviluppano i polmoni, gli arti e fanno scomparire le branchie e la coda (ad eccezione degli urodeli).